Sturttura naturale outdoor


Le strutture naturalistiche outdoor sono ambientazioni create per essere collocate all’aperto, in giardini, terrazzi o spazi naturali, e non all’interno di un terrario.
Queste composizioni permettono di ricreare scenari realistici e duraturi, ideali per esposizioni, habitat semi-naturali o semplicemente per valorizzare un ambiente esterno con elementi di design naturalistico.
A differenza delle strutture pensate per l’interno di un terrario, quelle esterne vengono progettate con criteri e materiali completamente diversi:
Le strutture esterne devono sopportare pioggia, sole, gelo e umidità, per questo utilizziamo materiali impermeabili, resistenti ai raggi UV e che non si deformano con il tempo.
All’interno di un terrario si impiegano spesso materiali leggeri, porosi o che aiutano a mantenere l’umidità (come sughero, resine leggere o schiume poliuretaniche).
All’esterno, invece, si prediligono rocce vere, cementi alleggeriti, resine bicomponenti, legni trattati o materiali compositi che garantiscono stabilità e durata anche in condizioni climatiche variabili.
In un terrario l’obiettivo è trattenere ovviamente l’umidità; in un ambiente esterno, invece, è importante favorire il deflusso dell’acqua per evitare ristagni e danni alla struttura.
Le strutture esterne possono essere più robuste e pesanti, anche ancorate al suolo, mentre quelle da terrario devono restare leggere e maneggevoli per non compromettere il vetro o la stabilità del contenitore.
Ogni struttura esterna può essere quindi personalizzata in base all’ambiente in cui verrà collocata: rocce artificiali, cascate, pareti verticali, zone verdi integrate o elementi decorativi che si fondono perfettamente con il paesaggio naturale.
L’obiettivo è creare un effetto realistico e armonioso, capace di durare nel tempo senza manutenzioni eccessive.
Un progetto standard per creare una struttura naturalistica esterna che andremo a sviluppare in questa pagina richiede generalmente un tempo stimato in sei giorni:
1° giorno – Struttura di base
Tagliamo e sagomiamo alcuni ritagli ricavati da fogli di pilistirolo andando poi a sovrapporli incollandoli tra di colo con colla vinilica.
Utilizzando un cutter o un filo caldo per creare rilievi e concavità fino a ricavare la conformazione del paesaggio che vogliamo realizzare.
Se i volumi sono grandi, possiamo fissare una rete in fibra di vetro o una zanzariera sopra alla struttura, questo darà più presa agli strati successivi.
2° giorno – Miscela solida (rocce e struttura)
Prepariamo una la miscela solida composta da gesso, torba, cola vinilica ed acqua (3 parti gesso + 1 parte torba + ½ parte colla vinilica + acqua q.b.).
Stendiamo con un pennello o una spatolino, uno strato sottile su tutta la struttura andando anche a per “sigillare” le varie fessure formatesi stra i vari strati di polistirolo.
Aggiungiamo spessori di polistirolo dove vogliamo formare pareti rocciose, basi di alberi, pendii ripidi ecc.
Con una spatola o cutter modelliamo le parti roccioso: incisioni verticali, spaccature, piccoli terrazzi.
Prima che il composto asciughi, possiamo fissare sassolini o radici integrandoli nella base.
Lascia asciugare circa 24 h (dipende dallo spessore).
3° giorno – Miscela leggera/porosa (terreno e dettagli)
Prepariamo una la miscela porosa formata da gesso, torba, segatura, colla vinilica e acqua (2 parti di gesso + 2 parti torba + 1 parte segatura + ½ parte colla vinilica + acqua q.b.).
Applichiamo la miscela ottenuta sopra la base solida nelle zone che dovranno sembrare terra, prati e collinette dolci.
Spolveriamo subito un po’ di torba secca o sabbia fine sulla superficie fresca per aggiungere texture.
Lascia asciugare circa 24 h (dipende dallo spessore).
4° giorno – Colorazione di base
Passiamo una mano generale di acrilico marrone scuro o grigio scuro molto diluito (lavaggio).
Questo penetrerà nei pori e creerà le ombre.
Una volta che la struttura è asciutta, passiamo lavaggi più chiari (ocra, verde diluito) sulle superfici.
3. Usa un pennello a secco con colori chiari (sabbia, grigio chiaro, beige) sui rilievi per evidenziare le forme.
5° giorno – Vegetazione e dettagli
Incolliamo sassi, rametti, radici essiccate con vinavil o colla a caldo.
Aggiungiamo erba statica su uno strato di colla vinilica diluita (1 parte acqua + 1 parte colla vinilica) stesa a pennello o spruzzata con l'ausilio di un spruzzino.
Per cespugli o arbusti, possiamo usare licheni naturali o spugna da modellismo colorata.
6° giorno – Finitura e fissaggio
Quando abbiamo terminato il lavoro e siamo soddisfatti del risultato, spruzziamo un fissativo leggero di colla vinilica molto diluita con acqua utilizzando uno spruzzino spruzzino (20% colla, 80% acqua, 1-2 gocce di detersivo per piatti).
Eventuali zone “troppo pulite” le possiamo sporcare con altra torba secca, polvere di pastelli o pigmenti.
Controlliamo le ombre: un ultimo lavaggio molto scuro nelle fessure delle rocce le farà sembrare più profonde.
Con questi passaggio avremo ottenuto:
Struttura solida (grazie alla miscela forte).
Superficie realistica e porosa (grazie alla miscela leggera).
Colori naturali con lavaggi e pennellate a secco.
Dettagli integrati (sassi, radici, arbusti).
In una settimana circa avremo realizzato un paesaggio completo, con tempi di asciugatura sicuri e senza rischi di rovinare i vari gli strati.
Se il nostro progetto prevede piccole strutture, possiamo accorciare i tempi, ma meglio non forzare. Segue una piccola guida per la scelta dei colori da applicare ai vari elementi che compongono la struttura
Colorazione rocce
Step 1 – Base uniforme (ombre generali)
Coloriamo tutta la roccia con un lavaggio molto diluito di grigio scuro o marrone scuro.
Il colore deve penetrare bene nelle fessure.
Aspetto: tutto molto scuro, quasi “bagnato”.
Step 2 – Ombre profonde
Aggiungiamo nero diluito solo nelle crepe, spaccature e zone d’ombra.
Aspetto: le fessure diventano più nette, la roccia prende profondità.
Step 3 – Tono intermedio
Con un pennello asciutto e poco colore, stendiamo del grigio medio sulle superfici principali.
Non copriamo del tutto il fondo scuro, lasciamo che resti nelle fessure.
Aspetto: la roccia inizia a sembrare tridimensionale.
Step 4 – Luci e riflessi
Pennello a secco molto leggero con grigio chiaro, beige o avorio sui bordi e sporgenze.
Aspetto: i rilievi emergono, la roccia sembra illuminata dal sole.
Step 5 – Dettagli naturali
Velature leggere di verde scuro qua e là (per muschio o alghe).
Tocchi di marrone ruggine o ocra in alcune aree (simulano ferro, depositi o sporco).
Aspetto: la roccia non è più “piatta”, ma viva e naturale.
Con lo stesso metodo possimo colorare anche muri in pietra, scogliere, rocce di fiume, basta cambiare i toni (più marroni per terra, più grigi per montagna, più verdi per zone umide).
Colorazione terreno.
Step 1 – Base uniforme.
Stendiamo un lavaggio molto diluito di marrone scuro su tutta la superficie.
Questo è il colore della “terra bagnata” e riempie le fessure.
Aspetto: terreno scuro e uniforme.
Step 2 – Ombre.
Con marrone ancora più scuro (o mescolato con nero), rinforziamo le zone depresse, avvallamenti e bordi delle rocce.
Aspetto: la superficie comincia a sembrare irregolare e tridimensionale.
Step 3 – Toni intermedi.
Con pennello quasi asciutto, passiamo ocra o marrone medio sulle zone più esposte.
Seguiamo le superfici piane o i bordi rialzati.
Aspetto: differenza visibile tra terra secca e terra scura/umida.
Step 4 – Luci.
Pennello a secco con beige o sabbia chiara sulle parti alte, sentieri, bordi delle colline.
Aspetto: zone asciutte e luminose, simili a terra secca o polverosa.
Step 5 – Vegetazione e dettagli.
Velature di verde oliva diluito qua e là (simulano muschio e germogli).
Incolliamo flocking o erba statica su aree scelte (non ovunque, meglio a macchie).
Aggiungiamo pigmenti o torba fine asciutta fissata con colla vinilica diluita.
Aspetto: il terreno diventa realistico, con varietà naturale.
Colori per acqua / sponde (se previste)
1 Acqua profonda: blu scuro o verde bottiglia molto diluito.
2 Acqua bassa: azzurro-verde trasparente.
3 Sponde: marrone scuro + lavaggi verdi per simulare vegetazione acquatica.
4. Una mano di vernice lucida trasparente sopra dà l’effetto bagnato.