Struttura del fiore


Vi sarà capitato spesso di soffermarvi dinnanzi ad un fiore e di rimanere incantati almeno per un istante nell'ammirarne i colori e le sue forme geometriche.
Nella vita quotidiana i fiori rallegrano e danno un tocco di colore alle nostre case ma in natura rivestono un ruolo ben più importante e fondamentale: la riproduzione della specie.
Il fiore rappresenta quindi per le Angiosperme l'organo riproduttivo nel quale si sviluppano i gametofiti, dove avviene la fecondazione e si sviluppa il seme.
La quasi totalità delle piante carnivore producono fiori ermafroditi che hanno la caratteristica di possedere entrambi gli organi sessuali per la riproduzione, sia quelli maschili che quelli femminili; queste piante vengono dette monoiche.
Altre piante carnivore, come ad esempio quelle appartenenti al genere Nepenthes, sono invece dette dioiche poiché producono fiori che presentano solo l’organo sessuale maschile o solo quello femminile; vi sono quindi Nepenthes femminili oppure maschili a secondo del sesso del fiore.
Osservando i fiori di una Drosera o quelli della Dionaea muscipula o ancora quelli del Drosophyllum, questi ci sembrano alquanto diversi per forma e colori, ma in tutti si può riconoscere un’identica organizzazione strutturata in verticilli, appendici specializzate nell'assolvere determinate funzioni.
La struttura di un fiore può essere più o meno complessa a seconda della specie, ad esempio la Dionaea muscipula produce fiori completi e quindi ideali come riferimento per poter descrive in modo dettagliato ogni sua parte.
Iniziando dalla parte più esterna, troviamo il calice, una struttura formata generalmente da piccole foglioline di colore verde fotosintetizzanti, dette sepali.
Il loro scopo principale è quello di proteggere inizialmente la gemma fiorale prima che questa sbocci e diventi fiore.
Questa parte fiorale è sterile.
Proseguendo verso l’interno del fiore , troviamo la corolla, l’insieme dei petali il cui numero e forma variano a seconda della specie della pianta. Oltre ad avere svariate colorazioni e profumazioni, sono indubbiamente la parte più bella e vistosa del fiore.
I petali svolgono l’importante funzione di protezione nei confronti dei veri organi riproduttivi che si trovano all’interno del fiore stesso.
Con il loro profumo svolgono inoltre un’attività vessillare, in pratica quello che si dice una funzione di richiamo degli insetti impollinatori.
Anche questa parte fiorale è sterile.
Arriviamo ora nel cuore del fiore, una parte sicuramente meno vistosa e appariscente rispetto alla corolla, ma che però riveste un’importanza basilare per riproduzione della pianta. Protetti dai petali, troviamo qui gli organi sessuali del fiore, gli strumenti preposti alla riproduzione.
L’apparato sessuale femminile del fiore è suddivisa in tre elementi morfologici e prende il nome di gineceo, denominato anche pistillo.
Nella struttura più semplice il gineceo ricorda vagamente la forma di un fiasco dove alla sua base risiede la parte più importante dell’intero organo: l’ovario.
All'interno dell’ovario che a prima vista appare come una piccola palla, sono presenti una o più cavità dette loculi che contengono i gameti femminili, gli ovuli in attesa di essere fecondati e di trasformarsi in semi
Il prolungamento dell’ovario è detto stilo, un sottile tubicino la cui lunghezza varia a seconda della specie.
Nella parte superiore dello stilo troviamo lo stigma, l’organo la cui funzione è quella di ricevere e trattenere il polline e generalmente presenta una forma appiattita ed è cosparso di sostanze zuccherine e vischiose per intrappolare meglio il polline che successivamente grazie allo stillo, giunge nell’ovario per fecondare gli ovuli.
L’organo sessuale maschile del fiore prende il nome di androceo o stame.
Normalmente ogni fiore possiede più organi maschili che circondano la parte riproduttiva femminile.
Ogni androceo è composto da un filamento, più o meno lungo a secondo della specie che sostiene alla sua estremità l’antera, una protuberanza formata a sua volta da due teche polliniche.
Ogni teca è divisa in due piccole sacche polliniche all’interno delle quali si formano le cellule madri delle microspore che danno origine al polline.
Non tutte le piante carnivore producono fiori con la stessa struttura, ad esempio quelli delle Drosere si differenziano dai fiori della Dionaea muscipula ed in particolar modo per quanto riguarda l’organo sessuale femminile.
Mentre la Dionaea muscipula possiede un unico gineceo, le piante appartenenti al genere delle Drosere hanno la particolarità di avere più apparati femminili.
I fiori della Pinguicula si differenziano ulteriormente da quelli visti fino ad ora, gli organi sessuali sono infatti meno vistosi e risultano posizionati all’interno fiore stesso.
Anche la struttura esterna presenta sostanziali differenze, il calice è costituito da 5 sepali e da altrettanti petali, due inferiori e tre superiori.
Il colore dei petali, varia generalmente dal bianco all’azzurro fino al viola e per alcune specie scoperte di recente, il colore dei petali assume un colore rosso intenso.
Il fiore della Pinguicula, oltre a svolgere l’importante funzione di riproduzione, rappresenta uno strumento basilare per riconoscere a seconda della forma e del colore la specie ai cui la pianta appartiene.
Parlando di fiori carnivori, non si può tralasciare quello della Sarracenia.
Elegante nel portamento e nelle sue sfumature, questo fiore è indubbiamente un capolavoro della natura.
Osservandolo si può notare la sua forma particolare, cinque petali rivolti verso il basso che fanno da contorno ad una struttura dalla classica forma di ombrello rovesciato.
All’interno di questa strutta e protetti dai petali troviamo gli stami che puntano verso la base concava della struttura.
Gli organi sessuali femminili sono posizionati all’estremità delle cinque punte della struttura ad ombrello e sono riconoscibili per l’inconfondibile forma di un piccolo dente ricurvo verso l’interno.
Molto diverso invece il discorso per i fiori delle Nepenthes, le uniche piante carnivore dioiche.
Queste piante hanno quindi fiori unisessuali, fiori che presentano unicamente un solo organo sessuale, quello maschile o quello femminile.
Esistono quindi esemplari di Nepenthes maschili o femminili della stessa specie, a seconda del tipo di fiore che queste producono.
Anche la forma ed i colori di questi fiori sono particolari, generalmente sono di un colore verdognolo tutti riuniti lungo una spiga molto simile ad una pannocchia.
La differenza tra un fiore maschio ed uno di sesso femminile si nota con estrema facilità.
I primi, presentano una sottile estensione all'estremità della quale è presente l'antera, mentre in quello femminile la stessa estensione, è corta e bombata (ovario), all'estremità della quale si trova lo stigma.