Semina Drosera natalensis in idrocoltura




22 Febbraio 2014
Come abbiamo visto nelle precedenti pagine, nella coltivazione di alcune piante carnivore si possono ottengono buoni risultati sostituendo la classica torba acida di sfagno con un substrato in nylon.
Il passo successivo è ora quello di verificare se questo materiale artificiale può essere utilizzato anche per la semina delle nostre piante.
E' una scommessa certamente ardua, ma del resto anche crescere una Drosera o una Dionaea in un substrato di solo nylon, mi sembrava fino a qualche anno fa un'idea semplicemente folle.
Passiamo subito ad elencare il materiale necessario questa particolare semina.
Un piccolo vaso in vetro, anche se qualsiasi altro contenitore può fare al caso nostro, la scelta del vetro ha unicamente lo scopo di rendere più scenografico l'effetto finale.



Dobbiamo poi procurarci un anello in plastica che abbia un diametro leggermente inferiore a quello del piccolo vaso.
Lo si può ricavare semplicemente da un qualsiasi bicchiere in plastica.


Una spugna in nylon, ad esempio quella da bagno che si possono trovare nei supermercati.


Ovviamente dobbiamo infine procurarci dei semi di Drosera
Volutamente non ho utilizzato quelli di D. capensis poichè è una carnivora coriacea che scherzosamente si può definire come una pianta che germina in ogni luogo... anche sui marciapiedi.
La scelta è così ricaduta sui semi di D. natalensis , una pianta carnivora sicuramente più complicata da riprodurre partendo dal seme, rispetto alla D. capensis .
Preparare il vaso è sostanzialmente semplice, per prima cosa si "appallottola" del nylon e lo si inserisce all'interno del vaso, la quantità di nylon da utilizzare dovrà essere tale da riempire completamente il vaso.
Ritagliamo un lembo di nylon sufficientemente ampio da coprire abbondantemente il diametro dell'orlo del contenitore.
Appoggiamo il ritaglio ottenuto sull'orlo del vasetto inserendo poi al suo interno l'anello di plastica, in modo on questo faccia rimanere ben teso il piccolo lembo di nylon.
In questo modo andremo anche a bloccare l'intero ammasso di nylon all'interno del vaso, un accorgimento che permetterà ai semi di avere maggior stabilità sulla superficie del substrato artificiale.
Con della colla a caldo fissiamo l'anello di plastica al bordo del piccolo vaso.
Nell'immagine che segue, possiamo vedere il vaso finito.


Il riempimento del vaso con acqua da osmosi ed i successivi rabbocchi, saranno operazioni che richiederanno una particolare attenzione.
Il livello dell'acqua non deve essere molto alto, questo per evitare il galleggiamento dei semi, ma neppure tanto basso da compromettere una costante umidità del nylon in superficie dove i semi sono adagiati.
In linea di massima, il livello dell'acqua deve essere mantenuto qualche millimetro al di sotto dello strato superficiale di nylon.
I semi vanno quindi sparsi sul substrato di nylon, cercando di distribuirli uniformemente (come si vede nella fotografia che segue), proprio come se si trattasse di una semina tradizionale.


Anche l'uso dello spruzzino che normalmente viene usato per mantenere umido il substrato, richiede una particolare attenzione.
Spruzzi d'acqua troppo violenti, farebbero scivolare via i semi, poichè l'attrito sul nylon e sicuramente inferiore rispetto a quello che i semi possono incontrare su un substrato tradizionale in torba.

Giorno 24:
Quello che sembrava improbabile è sorprendentemente accaduto: alcuni semi iniziano a germinare.



Il tempo di germinazione mi sembra decisamente buono, giacché mediamente i semi di piante carnivore sub-tropicali hanno dei tempi medi di germinazione che vanno dai 20 ai 30/40 giorni.
In questa fase di germinazione, le piccole e sottili radichette iniziano a svilupparsi e ad intrecciarsi con il nylon, quindi il rabbocco d'acqua richiederà d'ora in poi maggiori attenzioni: il livello idrico non dovrà mai raggiungere lo strato di nylon, dove i semi stanno germinando, poichè questa condizione andrebbe a "sradicare" le giovani plantule.
Anche lo spruzzino non dovrà più essere utilizzato, il minimo spruzzo potrebbe compromettere seriamente la stabilità delle plantule.
Per mantenere comunque un buon tasso di umidità, si può eventualmente inserire il piccolo vaso in una teca trasparente dove le pareti vengono vaporizzate più volte nel corso della giornata.



Giorno 74:
Lo sviluppo delle plantule è sensibilmente rallentato, probabilmente a causa della completa assenza di nutrimenti e dell'impossibilità strutturale da parte delle giovani piantine di procacciarsi il cibo, condizioni che hanno sicuramente contribuito a rendere più lenta la loro crescita.
In ogni caso le giovani piantine sembrano godere di ottima salute, tanto che in alcune fogli si intravede già una chiara attività nella produzione di colla.