La morfologia





La Sarracenia è una pianta carnivora erbacea e perenne, dal fusto rizomatoso e dal portamento eretto per la quasi totalità delle specie.
Rizoma
Il rizoma (parola composta da "riz"=radice e "oma"=rigonfiamento), si tratta in pratica di una modificazione del fusto, che svolge funzioni di riserva per la pianta, può essere strisciante in superficie o risiedere a qualche centimetro al di sotto della superficie.
Dal rizoma si formano le radici della pianta e le foglie che arrotolate su se stesso formano gli "ascidi", la parte morfologica che con la sua particolare forma a cono rovesciato, caratterizza questa pianta.
L'ascidio, la cui altezza può variare da pochi centimetri al metro, si presenta infatti come un lungo tubo che oltre a fungere da trappola, svolge anche le classiche funzioni di una foglia normale, come ad esempio la fotosintesi clorofilliana.
L'ascidio
L'apertura dell'ascidio, chiamata anche "bocca", è contornata dal "peristoma", (dal greco "peri"=attorno "stoma"=bocca) un anello di tessuto ricoperto da ghiandole che secernano un particolare liquido dolciastro utilizzato dalla pianta per attirare gli insetti.
Questa zona è inoltre particolarmente insidiosa, la sua superficie è composta infatti da un materiale ceroso che rende l'intero peristoma estremamente scivoloso, tanto da far perdere l'equilibrio all'incauto insetto, facendolo cadere all'interno dell'ascidio.
Sopra alla bocca, troviamo "l'opercolo", una sorta di coperchio che copre più o meno parzialmente l'imboccatura dell'ascidio, il suo scopo principale è quello di evitare all'acqua piovana di entrare e ristagnare sul fondo dell'ascidio, una situazione che andrebbe a diluire i succhi gastrici prodotti dalla pianta per digerire le prede.
S. minor
Altre funzionalità dell'opercolo, sono quelle di attirare le prede con i suoi colori e di convogliarle verso l'ingresso dell'ascidio, grazie ad una fitta peluria di cui l'opercolo è ricoperto, rivolta proprio verso l'interno della trappola.
Alcune specie di Sarracenie come la minor e la psittacina presentano un opercolo molto più pronunciato a forma di cappuccio, dove sembrano essere disegnate piccole "finestre", zone dell'opercolo prive di clorofilla e che quindi risultano trasparenti; un'ulteriore strategia della pianta per confondere le prede.
Ascidi e phyllodia

Il punto di attacco tra il peristoma e l'opercolo, viene chiamato "gola" una parte che assume a seconda della specie, le colorazioni più varie ed e che spesso caratterizza alcuni ibridi di Sarracenia.
Come la gola, anche l'intero ascidio può assumere diverse colorazioni, dal rosso al viola, dal verde al bianco o al giallo, a volte la sua livrea presenta una colorazione ramata o multicolore.
Normalmente gli ascidi crescono in un ciclo stagionale, da inizio primavera fino alla tarda estate, mentre con l'arrivo dell'inverno la pianta entra in uno stato dormiente e molti dei suoi ascidi tendono a piegarsi verso il terreno assumendo colori scuri per poi morire, fatta eccezione per la Sarracenia leucophylla che produce gli ascidi anche nella stagione autunnale.
Nei periodi in cui le prede scarseggiano, o in situazione di stress, la Sarracenia utilizza uno stratagemma per minimizzare i dispendi di energia.
Si potranno infatti notare la formazione di strani ascidi (diversi da quelli standard), che si presentano sotto forma di foglie larghe e piatte, simili a piccole vele; sono i "Phyllodia".
Queste particolari foglie, proprio per la loro forma e per il fatto di non essere "carnivore", hanno l'unico compito di svolgere al meglio la fotosintesi clorofilliana.
Con questo sistema, la pianta potrà così assicurarsi, anche se parzialmente, tutte quelle sostanze nutritive che normalmente ricava dalle prede catturate.