Terrario stile paludario




Un paludario tropicale per gli amanti delle piante carnivore è un tipo di ambiente progettato per ospitare piante tipiche delle zone tropicali, in particolare quelli che vivono in habitat paludosi o acquatici.
Questo tipo di struttura, combina quindi elementi di palude e terrario, creando un ambiente ricco d'acqua con piante acquatiche e piante terrestri adatte a questi ecosistemi.
Nel paludario tropicale, è comune trovare elementi come laghetti, ruscelli artificiali, piante acquatiche, paludi, e spazi terrestri con piante tropicali.
Prima di progettare e realizzare un paludario è bene sottolinearne alcuni elementi chiave:
Zona acquatica:
Il paludario avrà una zona d'acqua che può variare in profondità a seconda delle esigenze delle specie ospitate.
Può essere gestita con un sistema di filtrazione e riscaldamento dell'acqua per mantenere condizioni ottimali.
Zona terrestre:
Una parte del paludario sarà invece composta da una zona terrestre dove le piante possono crescere al di fuori dell'acqua.
Questo può essere realizzato con substrati appropriati, come terriccio a fibre di cocco e/o torba.
Illuminazione:
Una buona illuminazione è essenziale per creare un ambiente accogliente e sostenere la crescita delle piante.
Controllo dell'umidità e della temperatura:
Poiché si tratta di un ambiente tropicale, è importante mantenere livelli di umidità e temperatura appropriati.
Questo può essere ottenuto attraverso sistemi di nebulizzazione, riscaldatori e termostati.
Manutenzione:
Un paludario richiede manutenzione regolare, inclusa la pulizia del substrato, il monitoraggio dei livelli di acqua, non che ovviamente la cura delle piante.

Quello che segue è un progetto interessante e gratificante per gli appassionati di terraristica, che può offrire un'opportunità unica per apprezzare la ricca biodiversità delle zone umide tropicali.

La scelta del contenitore per un paludario è il primo passo fondamentale, ecco alcuni fattori da considerare nella selezione del contenitore.
Il contenitore può essere in vetro, plastica o persino legno trattato.
Il vetro è indubbiamente la scelta più gettonata, perché offre una visuale chiara, ma di contro può essere pesante.
La plastica è sicuramente più leggera e più economica, ma potrebbe graffiarsi con facilità.
Il legno trattato è resistente all'umidità, ma potrebbe richiedere una maggiore manutenzione.
La mia scelta ricade sul vetro, prediligendo una visuale chiara a discapito del peso e quindi per questo progetto, utilizzeremo un acquario in vetro con misure 60 x 30 x 40H


Fatte queste premesse, prima di iniziare con i lavori veri e propri, vediamo in dettaglio l'intero progetto grazie al seguente disegno.


La struttura del paludario si divide in due zone in verticale, una zona terrestre nella parte alta ed una acquatica nella parte bassa.
In orizzontale invece si divide in tre zone distinte, la zona sinistra, la zona centrale e la zona destra.
La zona sinistra prevederà una parete rocciosa con una cascata (cascata 1) che sovrasta una piccola grotta (grotta 1) la quale sarà illuminata internamente con una luce artificiale azzurra (lampadina led ) per aggiungere un tocco di mistero ed incanto.
La zona centrale sarà rappresentata da un costone roccioso dove nella parte alta sarà predisposto la sistemazione di tre vasetti 7x7, mentre la parte bassa sarà caratterizzata da un ampia spelonca (Caverna 2) bagnata da una cascata (Cascata 2).
La zona destra sarà una semplice parete rocciosa con una sporgenza pronunciata a metà altezza.
Ai piedi di questa zona sarà prevista una zona ove bollicine di aria ossigeneranno la zona acquatica.

Siamo ora pronti a partire con la realizzazione del paludario.
Il primo step prevede la preparazione del fondo sul quale appoggeranno le varie zone orizzontali.
Per far questo, utilizziamo un foglio di polistirene estruso anzichè il classico foglio di polistirene espanso (polistirene è il sinonimo di polistirolo).
Il polistirene estruso, contrassegnato dalla sigla XPS, ha sostanzialmente le stesse caratteristiche di quello espanso, ma si presenta con una struttura più compatta, robusta ed una superficie liscia e cosa importante non si sbriciola ed è molto facile da modellare.
Le misure del perimetro del fondo, dovranno essere leggermente minori rispetto a quelle dell'acquario, in modo che vi entri comodamente.
In base alla profondità della zona acquatica, il fondo può essere composto da più fogli di polistirene estruso.
Per il nostro progetto usiamo tre foglia da 2 cm. di spessore.



La zona di sinistra sarà rappresentata da una parete rocciosa con grotta e cascata artificiale.
Per la preparazione di questa zona, vi rimando alla sezione "Il terrario", sotto-sezione "Accessori per terrari", pagina "Cascata artificiale".
In quella pagina è illustrato come costruire la parete rocciosa, gestire il riciclo dell'acqua per simulare la cascata, approntare l'impianto elettrico per la luce azzurra ed infine la colorazione ed i dettagli decorativi della parete stessa.
Oltre a spiegare come realizzare la roccia con cascata, la pagina ci fa notare anche quanto è importante per la salute dell'habitat all'interno di un paludario, impiegare una cascata artificiale.
L'immagine seguente ci mostra il risultato finale della zona sinistra.


Per quanto riguarda la zona centrale e quella di destra, queste le creiamo per comodità in un unico blocco utilizzando le varie tecniche che abbiamo imparato nella realizzazione dei vari tipi di terrari (vedi sezione "Il terrario", sotto-sezione "Costruire un terrario").
Nel realizzare questa struttura prevediamo nella parte alta della zona centrale, le tre postazioni per i vasi 7x7, e nella parte inferiore la caverna 2.
Per quanto riguarda parte destra prevediamo unicamente una piccola nicchia a livello della zona acquatica, dove verrà poi posizionata la pietra d'aria ed il tubo in silicone per il corretto funzionamento dell'ossigenatore.
Un ossigenatore per acquari è un dispositivo progettato per aumentare i livelli di ossigeno nell'acqua degli acquari.
Questo è particolarmente importante in ambienti in cui la circolazione dell'aria o l'aerazione naturale potrebbero non essere sufficienti per fornire agli organismi acquatici l'ossigeno di cui hanno bisogno.
Gli ossigenatori per acquari solitamente utilizzano una pompa d'aria per creare bolle d'aria nell'acqua, promuovendo così lo scambio di gas tra l'acqua e l'atmosfera circostante migliorando così l'ossigenazione dell'acqua.
Decisamente indicato quindi se si vuole coltivare all'interno del paludario piante carnivore acquatiche come Utricularia e Aldrovanda.
Nell'immagine che segue la struttura che comprendere la zona centrale e quella di destra dopo che questa è stata ricoperta e modellata con la schiuma poliuretanica.


Sotto alla grotta 2, prevediamo ora un alloggio per il tubo in gomma che porterà acqua alla cascata 2, come si vene nell'immagine seguente.


Preparato l'alloggio per il tubo in gomma, con colori acrilici coloriamo la zona centrale e di destra.
La scelta dei colori e le varie sfumature applicate all'intera struttura sono dettate unicamente dalla nostra fantasia, non ci sono regole precise in merito.


Quando la verniciatura è ben asciutta, posizioniamo il tubo di comma nell'alloggio fissandolo con dei cavallotti in ferro e colla a caldo.
Lasciamo la lunghezza del tubo abbondante, la taglieremo a misura non momento in cui verrà collegato alla pompa.
Con un punteruolo scaldato sulla fiamma di un fornello, pratichiamo una serie di buchi lungo il tubo di comma, per la lunghezza della caverna, in modo che l'acqua possa fuoriuscire e cadere a cascata.


Per rendere più reale la cascata con un effetto di caduta dell'acqua a frangia, inseriamo nell'alloggio sopra al tubo in gomma una striscia di polistirolo sagomata in modo che non chiuda completamente l'alloggio, ma lasci lo spazio all'acqua per cadere in modo irregolare.


Colleghiamo provvisoriamente il tubo di gomma alla pompa immersa in una bacinella di acqua e testiamo la cascata... dovremmo ottenere un risultato simile al filmato seguente.




E' giunto il momento di assemblare il tutto sulla base preparata ad inizio progetto, utilizzando della colla a caldo e sigillando sul retro le varie zone con altra schiuma poliuretanica per coprire eventuali intercapedini e rendere il tutto più stabile.
Aggiungiamo ora qualche dettaglio decorativo, aiutandoci con della colla vinilica diluita in acqua.
Utilizziamo frammenti di sughero, rocce, muschio finto o altre piante artificiali... insomma anche in questo caso nessuna regola, ma tanta fantasia.
L'ultimo step per terminare la struttura del nostro paludario, è quello di rifinire la base intagliandola seguendo il contorno della zona sinistra, centrale e destra, in modo di ottenere una maggiore profondità dell'acqua.


Ed ecco terminata la strutture del nostro paludario.


Passiamo ora all'installazione dei vari accessori.

Pompa acqua:
La pompa viene posizionata e fissata sul retro della zona destra.
L'uso di un filtro in spugna è un'ottima soluzione per migliorare la qualità dell'acqua e nel contempo preservare la pompa stessa.
In commercio esistono pompe con filtro interno già incorporato, ma se avete a disposizione una pompa semplice senza filtro, è possibile utilizzare dei filtri in spugna che sono venduti separatamente a pochi euro.
In quest'ultimo caso è possibile posizionare un ritaglio del filtro di spugna in prossimità del punto di aspirazione della pompa, in modo che l'acqua venga filtrata prima del suo ingresso nella pompa.
Per fissare bene il filtro di spugna alla pompa, è possibile prevedere una struttura che li contenga entrambi


Una volta assicurata la pompa ed il filtro alla base della struttura, colleghiamo i tubi in gomma delle due cascate.
Utilizziamo una raccordo a "T", una parte viene fissata alla pompa, mentre alle altre due estremità colleghiamo i tubi che alimenteranno le due cascate.


Ossigenatore:
Assicuriamo la pietra d'aria nell'alloggiamento che abbiamo precedentemente previsto alla base della zona destra.


Colleghiamo alla pietra d'aria il tubo in gomma e facciamo risalire quest'ultimo lungo la parete posteriore della zona destra aiutandoci con della colla a caldo e dei cavallotti in ferro.


Portiamo il tubo fino all'ossigenatore che deve trovarsi obbligatoriamente in un vano dell'acquario ben lontano dall'acqua.
Non dimentichiamo di inserire tra il tubo di gomma che arriva dalla zona destra e l'ossigenatore, la valvola di ritegno che impedire l'eventuale riflusso dell'acqua.


Luce azzurra grotta:
Per questo progetto ho racchiuso la lampadina blu (6 Volt DC) con il suo portalampada, all'interno del classico contenitore per sorprese di una nota marca di uova di cioccolato per bambini.
Posizioniamo l'involucro nella parte posteriore della zona sinistra nei pressi dal foro praticato in precedenza, in modo che la luce prodotta dalla lampadina si irradi all'interno della grotta 1.


Riscaldatore:



Un riscaldatore per acquari è un dispositivo progettato per mantenere la temperatura dell'acqua all'interno del paludario, ad un livello appropriato per le piante acquatiche.
La temperatura dell'acqua è infatti fondamentale per il benessere delle piante acquatiche tropicali , poiché molte specie sono sensibili alle variazioni di temperatura.
Ricordiamoci che la temperatura ideale varia in base alle specie di piante coltivate nel paludario.
Facciamo quindi delle ricerche specifiche per verificare le esigenze delle piante acquatiche che intendiamo inserire nel paludario e regoliamo il riscaldatore di conseguenza.
Poichè l'altezza del livello dell'acqua è decisamente inferiore a quello che normalmente caratterizza quello di un normale acquario, il riscaldatore lo posizioniamo orizzontalmente in modo che risulti completamente immerso nell'acqua.
E' quindi necessario acquistare un riscaldatore che possa lavorare anche in orizzontale, poichè molti riscaldatori in commercio lavorare prevalentemente in verticale.
Inoltre è bene calcolare la potenza corretta del riscaldatore in funzione della quantità di acqua presente nel paludario.
Il calcolo della potenza di un riscaldatore dipende da diversi fattori, principalmente dalle dimensioni del paludario.
Ecco una formula generale per calcolare la potenza necessaria:

Potenza riscaldatore in Watt = V × D × 0.5

Dove:
V = Volume dell'acquario in litri
D = Differenza di temperatura cioè il divario tra la temperatura desiderata dell'acqua e la temperatura ambiente della stanza.
0.5 = Fattore che tiene conto di vari fattori come l'isolamento termico dell'acquario, l'efficienza del riscaldatore, ecc.

Per calcolare il volume di un acquario in litri, puoi utilizzare la seguente formula generale per un acquario rettangolare:

Volume dell'acquario in Litri = L × P × A × 0.001

Dove:
L = Lunghezza dell'acquario in Cm.
P = Profondità dell'acquario in Cm.
A = Altezza dell'acquario in Cm.
0.001 = Fattore di conversione è utilizzato per convertire il volume da centimetri cubi a litri.

Nonostante i riscaldatori siano dotati di un termostato con il quale si può impostare la temperatura voluta, è bene installare nel paludario un termometro per acquari per monitorare visibilmente la temperatura ed intervenire nel momento in cui vi siano problemi con il riscaldatore.


Sistemiamo il riscaldatore in orizzontale nella zona acquatica, facendo molta attenzione che sia sommerso nell'acqua e a fianco posizioniamo il termometro per acquari per monitorare visibilmente la temperatura dell'acqua.


Substarto fondo:
Il substrato per un paludario è un elemento fondamentale per creare un ambiente adatto alle piante e per l'aspetto estetico di un paludario.
E' bene prevedere un substrato acido e con pochissimi nutrienti, poiché come ben sappiamo, piante acquatiche come Aldrovanda e Utricularia ottiengono i loro nutrienti principalmente dalla cattura di piccoli organismi acquatici.
Un substrato comunemente consigliato è quindi la classica la torba di sfagno, che è acida ed ha una bassa concentrazione di nutrienti.
Per evitare eccessivamente l'intorpidimento dell'acqua, si può procedere nel seguente modo:
1) Stendere sul fondo del paludario uno strato di torba ben idrata, comprimendola molto bene.
2) Posizionare sullo strato di torba una ritaglio di tulle, questo eviterà alla torba di espandersi anche se non al 100%.
3) Sopra al tulle stendiamo lo strato di ghiaia, nascondendo eventuali parti di tulle visibili.
4) Irroriamo molto lentamente il tutto con l'acqua.


Si può eventuale fare un test per lo spessore della torba e della ghiaia in una piccola vaschetta, come si vede dall'immagine seguente, l'acqua risulta abbastanza limpida.


Una valida alternativa al ritagli di tulle, è l'utilizzo di un asacchettino in tulle come quello evidenziato nell'immagine che segue.
Si riempie con della torba ben presaata, lo si posiziona sul fondo del paludario e lo si ricopre con la ghiaia.


Se vogliamo calcolare la quantità di ghiaia (venduta a chili) che ci occorre possiamo utilizzare la seguente formula:

Qtà ghiaia in chili = L * P * A /1000 * 1,5

Dove:
L = Lunghezza acquario in cm
P = Profondità acquario in cm
A = Altezza strato ghiaia voluta in cm
1,5 = Peso (approssimativo) specifico della ghiaia

Per calcolare invece la quantità di torba (venduta a Litri) che ci occorre possiamo utilizzare la seguente formula:

Qtà torba in Litri = L * P * A

Dove:
L = Lunghezza acquario in cm. / 10
P = Profondità acquario in cm / 10
A = Altezza strato torba voluta in cm / 10

Lampada LED:
Fissiamo ora al coperchio del paludario un portalampada dove andremo ad avvitare una lampada LED.
Non vi sono particolari accorgimenti per questa fase, si tratta di una procedura uguale per tutti i tipi di terrari.
La potenza e di conseguenza i Lumen emessi della lampada saranno scelti in funzione delle misure del paludario.


In questo specifico caso (60 x 30 x 40H) optiamo per una lampada a luce fredda da 6500 K°, con una potenza di 24 Watt (effettivi 140) e 2270 Lumen.


Schema impianto elettrico:
Nell'immagine seguente è rappresentato infine lo schema elettrico del paludario.



Inseriamo l'intera struttura all'interno del paludario con tutti gli accessori, il substrato sul fondo e l'acqua... ed ecco il nostro paludario terminato.
Accendiamo la lampada LED e la luce azzurra, avviamo la pompa per le due cascate così come l'ossigenatore... ed ecco il nostro paludario in funzione.