I Tripidi


I Tripidi si presentano come insetti dalle dimensione ridottissime (1 mm – 1,5 mm) e dal colore generalmente nerastro.

Un esemplare di Tripide
su un opercolo di
Sarracenia


Sono dotati di un particolare apparato boccale specializzato nel pungere e succhiare.
L’insetto, buca quindi la lamina fogliare, succhiando la linfa e nel contempo inocula la sua saliva, particolarmente tossica per la pianta.
L’attacco da parte dei Tripidi è riconoscibile a vista d'occhio, poiché la pianta colpita presenta segni inequivocabili, zone maculature di piccole/medie dimensioni di un colore giallastro o quasi argenteo.
Un’altra caratteristica che rende questi insetti pericolosi per la coltivazione sta nel fatto che mediate le punture e la saliva, trasmettono da pianta a pianta particolari batteri, che posso causare deformazioni ed altre malattie più o meno gravi.
In primavera, quando le temperature minime salgono al di sopra dei 18-20 gradi, le forme femmine adulte di Tripidi (sopravvissuti all’inverno nascosti tra le foglie secche sul terreno) risalgono lungo i fusti/ascidi depongono le loro uova direttamente all’interno dei boccioli.
Le larve diventando poi adulte, popolano l’intera pianta in attesa che una seconda generazione venga prodotta alla fine della primavera, rendendo così questi pericolosi insetti presenti fino ad estate inoltrata.

Alcuni ascidi colpiti da colonie di Tripidi.

Ascidi di Sarracenia
colpiti da colonie di Tripidi



Trattandosi di parassiti estremamente difficili da debellare, è molto importante porre rimedio in maniera tempestiva non appena si notano i primi sintomi della loro presenza.
Si può intervenire utilizzando specifici prodotti sistemici come ad esempio il Reldan 22 anche se, come in altri casi, personalmente preferisco utilizzare metodi naturali come la macerata di tabacco o il sapone molle potassico.
Se vogliamo utilizzare la macerata di tabacco con la quale possiamo irrorare le piante colpite, ecco una semplice ricetta per ottenere questo “insetticida” naturale.
Mettiamo a macerare in un litro di acqua la quantità di tabacco contenuto in 5-6 sigarette per circa 2 giorni o comunque quando il liquido assume una colorazione marroncina.
Filtriamo il liquido ottenuto riempendo uno spruzzino.
Non ci resta altro che vaporizzare la macerata di tabacco sulla pianta attaccata ripetendo eventualmente dopo una decina di giorni.
Anche per quanto riguarda il sapone molle potassico esiste una ricetta “casalinga”, ma questo prodotto è facilmente trovabile in qualsiasi garden a pochi euro… pronto nel suo comodo spruzzino.
Questo tipo di insetticida, funziona solo sul contatto diretto con i parassiti.
I suoi componenti, intaccano la struttura e la permeabilità delle membrane cellulari degli insetti, di conseguenza i contenuti cellulari fuoriescono dalle cellule danneggiate, e l'insetto muore rapidamente.
Il sapone molle potassico inoltre dissolve melate e fumaggini, rivestimenti che possono ridurre l’azione della luce e quindi la fotosintesi clorofilliana e gli scambi gassosi a livello fogliare.
L’azione del sapone molle potassico è efficace fino a che rimane presente allo stato di soluzione acquosa liquida. Pertanto è consigliabile vaporizzare le piante infette nelle ore serali per evitare che l’efficacia di questo insetticida naturale cessi con l’evaporazione della sostanza.
Una volta evaporata la quantità applicata, di questa sostanza non rimane assolutamente traccia sulla parte trattata, quindi l'applicazione deve essere ripetuta fino al completo debellamento dei parassiti.
Nel caso le nostre piante siano state vittime di un attacco massiccio da parte di questi parassiti, è vivamente consigliabile con l’arrivo dell’inverno, recidere completamente gli ascidi e ripulire per bene il substrato attorno alla pianta, rimuovendo parti ogni parte secca, questo per evitare di mantenere un habitat ideale che permetta ai Tripidi di svernare e di ripresentarsi agguerriti nella successiva stagione estiva.