L'ombreggiatura


Fino a qualche anno fa, una delle regole ferree che vigevano nella coltivazione di piante carnivore specialmente per la Dionaea e per la Sarracenia durante i mesi estivi era….. acqua nei sottovasi e sole diretto in quantità “industriale”.
I tempi sono però cambiati, adeguandosi ai cambiamenti climatici che stanno condizionando l’intero ecosistema del nostro pianeta.
l'alta temperatura e i forti raggi solari nelle ore centrali delle giornate estive, sembrano condizioni climatiche non propriamente gradite almeno per Dionaea e per la Sarracenia.
le Sarracenie stentano a sfoggiare le colorate livree che normalmente le caratterizzano, mentre l'acqua nei sottovasi delle Dionaee si scalda a tal punto da mettere in crisi il loro apparato radicale con la conseguenza di piante che crescono a stento.
E allora?
La soluzione più ovvia è quella di dare loro la necessaria luce che necessitano per una crescita naturale, evitando però che i forti raggi solari possano in qualche modo provocare i danni appena descritti.
Il rimedio può essere l'ombreggiatura, filtrare ciò i raggi solari con particolari teli ombreggianti che permettano però di rendere luminoso l'ambiente che proteggono.
E' possibile a questo scopo utilizzare anche il famoso tessuto bianco vedo-non-vedo, reperibile in qualsiasi garden o negozio di botanica.
Il telo ombreggiante, oltre a proteggere da raggi solari , creerà nella zona coperta una sorta di "illuminazione supplementare", proprio per le proprietà di poter diffondere la luce filtrata.
Come è possibile vedere nell'immagine che segue, la parte che rimane ombreggiata, è comunque luminosa e sufficiente per garantire alle piante una regolare crescita.

Nelle immagini che seguono, possiamo vere in pratica l'utilizzo dei teli ombreggiant1