EEE 2025 – XXVI Meeting AIPC
Mira (VE) 13-15 Giugno 2025




Sono passate solo poche ore dalla fine del EEE 2025 – XXVI Meeting AIPC, e ancora fatico a scrollarmi di dosso l'entusiasmo.
Per chi, come me, ha vissuto gli Europei del 2008 a Mira e quello del 2014 a Padova, ritrovarsi nella suggestiva cornice di Villa Contarini dei Leoni è stato come chiudere un cerchio: stesso spirito, stessa passione condivisa, ma ogni volta con nuove emozioni, volti e sorprese.
L'evento, che si è svolto il 13, 14 e 15 giugno, è stato letteralmente un tripudio di piante carnivore: le più rare, le più affascinanti, le più strane.
Merito di un parterre di venditori d’eccellenza, venuti da tutta Europa per offrire il meglio delle loro collezioni.
Tra gli espositori esteri abbiamo avuto il piacere di rivedere veterani del settore come Bartosz Blazej, Mathias Mayer, Oliver Gluch, Miroslav Srba, e il sempre apprezzatissimo Andreas Wistuba, maestro nella coltivazione di Nepenthes.
Dall’Italia, altrettanti nomi di rilievo hanno arricchito l’area venditori: Valerio Guidolin, Valerio Righi, Andrea Fontana, Luca Imbruglia, Daniele Righetti.
Ogni stand era un mondo a sé, una piccola giungla domestica dove perdersi tra trappole adesive, ascidi, foglie appiccicose e bocche voraci.
Il weekend è cominciato con calma: alle 12.00 di Venerdì 13 Giugno, l’apertura ufficiale della mostra e dell’area venditori ha segnato il via.
L’atmosfera era carica di attesa, quasi elettrica... si respirava quel mix tipico dei grandi eventi: curiosità, entusiasmo e la frenesia di accaparrarsi i pezzi più rari prima degli altri.
Durante la giornata, è stata organizzata una lotteria istantanea” che ha coinvolto sia coltivatori (me compreso), sia curiosi di passaggio attratti dal fascino delle nostre amate piante carnivore.
Con una piccola spesa, ognuno poteva tentare la sorte e magari portarsi a casa esemplari di valore, selezionati con cura.
È stato bellissimo vedere l'entusiasmo negli occhi di chi, con un semplice biglietto, si è ritrovato tra le mani una pianta rara, magari desiderata da tempo.
Un modo leggero ma significativo per condividere la nostra passione, far conoscere meglio il mondo delle carnivore e perché no, strappare qualche sorriso.










































Alle 19.00, con un po’ di fatica, la giornata si è chiusa: molti, me compreso, erano ancora lì a chiacchierare sotto i platani del parco.
La serata del venerdì, dopo la chiusura della mostra, è stata una piccola parentesi di calma e condivisione.
Tutti noi admin e moderatori del gruppo Facebook "Piante Carnivore Community" ci siamo ritrovati per una cenetta tranquilla a base di sushi, lontano per un attimo dal via vai dell’evento.
È stato bello potersi guardare negli occhi, senza schermi di mezzo, e parlare di tutto, piante ovviamente, ma anche di vita, progetti futuri, e ricordi legati alla community.
Un momento semplice, ma prezioso, che ha rafforzato ancora di più quel legame che ci unisce da anni, anche se spesso solo virtualmente.










Sabato 14 giugno i è stato il cuore pulsante del meeting... le conferenze hanno spaziato tra botanica, storia, coltivazione ed esplorazione.
Oliver Gluch ci ha accompagnati in un viaggio tra le Pinguicula della Spagna, svelandoci habitat inaspettati e varietà sorprendenti.
Andrea M. Rivolta ci ha fatto conoscere Mary Treat, figura poco nota ma straordinaria nella storia della botanica.
Giuseppe Grossi ha condiviso spunti pratici per la coltivazione di Pinguicula in vasi "naturali", con materiali come tufo e lapillo.
Andrea Amici ci ha fatto invece riflettere sui substrati inorganici.
Il pomeriggio è culminato con la storica Asta Carnivora, sempre combattuta e spassosa, seguita dall’Assemblea Soci AIPC e dalla Cena Sociale, un’occasione impagabile per brindare e scambiare storie tra appassionati.
























Domenica mattina e ultimo giorno della manifestazione, per motivi strategici personali, sono stato costretto a partire subito dopo la prima colazione, rinunciando con grande dispiacere all’intera terza giornata del meeting.
Mi è davvero spiaciuto perdere la conferenza di Rita Corino, una grandissima amica ed inestimabile coltivatrice... conferenza sul tema del genere Genlisea che attendevo da tempo.
Mi sono dovuto solamente accontentare di immaginare l’Asta Libri, che in altre edizioni mi ha regalato autentiche chicche editoriali.
Ma soprattutto mi è mancata anche la possibilità di seguire la conferenza di Miroslav Srba e quella conclusiva di Andrea M. Rivolta sulle strategie evolutive delle piante carnivore, che prometteva di essere tanto divulgativa quanto coinvolgente.
Non poter assistere infine alla premiazione dell’Olimpiade Carnivora è stato un piccolo colpo al cuore: vedere le piante premiate e chi ha saputo allevarle al meglio è sempre uno dei momenti più belli.

In conclusione:
Oltre agli stand, alle conferenze e alle rarità botaniche, ciò che ha reso unico un evento come questo è l’incontro.
Ritrovare vecchi amici carnivori, la maggior parte conosciuti su Facebook nel gruppo Piante Carnivore Community, e stringere nuove amicizie con chi condivide la stessa passione: questo è il vero spirito di noi coltivatori.
Uno spirito che a Mira, ancora una volta, si è sentito forte, autentico, vivo.
Mentre lasciavo Villa Contarini, con la macchina piena di nuove piante e la testa piena di idee, ho pensato che il bello di questi eventi è proprio questo: tornare a casa con un pezzetto di natura... ma soprattutto con un cuore più pieno.
Alla prossima, carnivori!