L'ibrido

Anche le piante carnivore come il resto dei vegetali, possiedono la proprietà di riprodursi per via sessuale grazie alla particolare struttura genetica dei fiori, che una volta fecondati producono i semi dai quali nasceranno le nuove plantule.
Nel caso in cui il fiore di una pianta viene fecondato con il polline di un'altra pianta appartenente alla stessa specie ma di diversa varietà, si ottiene come risultato una pianta ibrida.
Non è questa certamente la sede più appropriata per approfondire in dettaglio la riproduzione sessuale nel mondo vegetale, ma è importante conoscerne almeno le basi per capire al meglio come poter ottenere ibridi partendo da piante appartenenti alla stessa specie ma varietà o forme diverse.
Durante la riproduzione, avviene la fusione del gamete femminile e di quello maschile che uniti danno origine allo zigote, all’interno del quale vi è contenuto il patrimonio genetico materno e paterno.
All'interno di ogni singola cellula maschile e femminile, le coppie dei cromosomi si dividono in singoli cromosomi “apolide” (denominata con la sigla “n”) che si accoppiano successivamente, ricostruendo così uno zigote finale con il nuovo corredo cromosomico “diploide” (denominata con la sigla “2n”).
Se ne deduce che la pianta donatrice di polline e quella che lo riceve devono avere entrambi lo stesso patrimonio genetico in termini di numero di cromosomi per poter far si che tutti i singoli cromosomi di tipo apolide (n) si accoppiano successivamente a due a due ed ereditare correttamente il patrimonio genetico di entrambi i genitori.
Nell'immagine che segue vediamo un esempio di un incrocio tra due piante che presentano entrambe un corredo cromosomico di 2n=3; la fecondazione sarà certa ed otterremo l'ibrido voluto.



Nel caso in cui i genitori abbiano invece un numero di cromosomi diversi tra loro, la fecondazione non può avvenire, anche se vi sono casi in cui è possibile, il risultato ottenuto sarà una ibrido completamente sterile.
Nell'immagine che segue vediamo un esempio di un incrocio tra una pianta avente un ipotetico corredo cromosomico di 2n=2 ed una pianta con un ipotetico corredo cromosomico di 2n=3; il risultato sarà improbabile, ma nel caso avvenisse si otterrà un ibrido non fecondo.



Quando vogliamo ottenere un ibrido incrociando due specie diverse, dobbiamo quindi conoscere il numero di cromosomi appartenenti ad entrambe le piante.
L'ibridazione delle sarracenie per esempio, portano sempre a buoni risultati poichè le varianti e forme di questa specie posseggono tutte lo stesso patrimonio genetico in fatto di numero di cromosomi (2n=26).
Qui di seguito una tabella riportante l'elenco di alcune specie e relativo numero di cromosomi (2n) tratte dalla dispensa "Chromosome studies in Drosera (Droseraceae)" redatta da Department of Chemical and Biological Engineering, Ariake National College of Technology, 150 Higashi-Hagio Town, Omuta City, Fukuoka 836-8585, Japan.



Byblis N. cromosomi 2n
gigantea 18
liniglora 32
Aldrovanda N. cromosomi 2n
vesiculosa 48
Darlingtonia N. cromosomi 2n
californica 30
Dionaea N. cromosomi 2n
muscipula 33
Drosophyllum N. cromosomi 2n
D. lusitanicum 12
Drosera N. cromosomi 2n
adelae 30
aliciae 80
anglica 40
auriculata 32
binata 32
brevifolia 20
burmannii 20
capensis 40
capillaris 20
cistiflora 60
conlinsiae 40
dielsiana 40
falconieri 12
filiformis 20
hamiltonii 28
hilaris 40
indica 28
intermedia 20
lanata 12
madagascariensis 40
montana 40
ordensis 24
pauciflora 40
peltata 32
petiolaris 12
prolifera 30
rotundifolia 20
sessifolia 80
spatulata 20
tokaiensis 60
trinervia 40
villosa 40
Pinguicola N. cromosomi 2n
planifolia 32
Sarracenia N. cromosomi 2n
tutte ssp. 26
Utricularia N. cromosomi 2n
racemosa 36