La storia


Il genere Genlisea fu descritto per la prima volta nel 1806 dal botanico francese Jean Louis Marie Poiret, che gli diede il nome in onore di Stéphanie Félicité Ducrest de St-Albin de Genlis, scrittrice e naturalista francese.
Inizialmente, tuttavia, la natura carnivora della pianta non fu affatto compresa: le sue foglie sotterranee non sembravano avere nulla a che fare con la cattura di prede.
Fu solo nel corso del XX secolo, grazie a osservazioni microscopiche e a esperimenti con marcatori radioattivi, che si cominciò a ipotizzare una funzione carnivora.
Negli anni ’90, studi più accurati condotti da botanici come Wilhelm Barthlott e Andreas Fleischmann confermarono che Genlisea era effettivamente carnivora e che i suoi rizofilli erano vere e proprie trappole attive.