2022... un anno bollente: il più caldo dal 1800 che difficilmente dimenticheremo... sotto tutti i punti di vista. Il geologo Mario Tozzi ha definito con ironia quest’anno come "l’anno più fresco dei prossimi anni", contrariamente a quello che i mass media chiamano “il più caldo degli ultimi anni”. Questo clima decisamente insolito per le nostre regioni, ha causato svariati danni anche alle nostre piante. L'acqua stagnante nelle vasche, riscaldata dalle temperature torride di questa estate(per lunghi periodi hanno fiorato i 40°), ha letteralmente "cotto" i rizomi delle Dionaea...un vero e costante incubo per molti coltivatori. La Darlingtonia ha tenuto in apprensione tutti coloro che coltivano questa pianta che in natura vive con le radici immerse nei freschi fiumi montani. Intere passate a gettare acqua ghiacciata nei loro vasi per abbassare la temperatura del substrato. Le Drosere sono rimaste a lungo prive di quelle gocce di colla che normalmente caratterizzano questa specie carnivora. Il caldo anomalo di questo autunno/inverno è tale che le Sarracenie presentano ancora ascidi perfetti come se fosse primavera e stentano ad andare in riposo vegetativo... anzi alcune abbozzano addirittura steli floreali. A tutto questo si aggiungono i parassiti e gli insetti, si perchè nonostante siamo ora in pieno inverno, mosche e zanzare sono ancora presenti e aggressive più che mai, ma questo è solo il pericolo minore. Con le temperature ancora così alte per la stagione, i parassiti sono tuttora presenti e attivi, con il rischio che con l'arrivo della prossima primavera, saranno più aggressivi e nocivi. Quelle che seguono sono alcune delle immagini delle mie piante... scatti fatti nella settimana che precede il capodanno. |