Amorphophallus bulbifer




La Amorphophallus bulbifer è una pianta appartenente alla famiglia delle Araceae ed è originaria dell'Isola di Burma (Asia).
Infiorescenza iniziale
Le particolarità di questa pianta sono molteplici, a partire dal suo nome: (Amorphophallus) che letteralmente tradotto significa “informe genitale maschile” a causa della sua infiorescenza a spadice.
Anche la sua ripresa vegetativa riveste toni particolari.
Con l'arrivo della primavera, il rizoma si risveglia e produce una singola infiorescenza con spata rosa pastello; nella parte interna spicca uno spadice bianco crema dalla forma fallica.
Al termine della fioritura, il rizoma produce una singola foglia a sette lobi con un picciolo verde chiaro maculato.
Ma la vera e propria particolarità di questa bizzarra pianta, risiede nella tecnica che utilizza per essere impollinata.
Dovendosi affidarsi ad insetti necrofili, i suoi fiori emanano un'odore sgradevolissimo simile a quello della carne in putrefazione, un fetore che attira irresistibilmente questi particolari insetti.


Nome botanico: Amorphophallus bulbifer.

Famiglia: Araceae.

Zona geografica: Isola di Burma (Asia).

Periodo invernale: Durante questo periodo il rizoma deve essere estratto dal substrato e conservato in un luogo fresco e asciutto.
E' possibile anche lasciarlo nel suo vaso, in questo caso il terriccio deve rimanere completamente asciutto.

Periodo vegetativo: Il rizoma và sistemato ad una profondità di 10-15 cm utilizzando vasi molto profondi.

Fioritura: rosa chiaro puntinato di nero nella parte esterna, nella parte interna dove cresce spadice bianco crema, assume una colorazione rosa più intensa.

Annaffiature: Mantenere il substrato sempre umido durante la fase vegetativa, sospenderle totalmente durante il riposo invernale se il rizoma è lasciato nel vaso.

Temperatura: Gradisce temperature tra i 15° e i 30°.

Luce: Esposizione molto luminosa con esclusione dei raggi diretti del sole.

Substrato: Un mix di normale terriccio e torba con aggiunta di materiale drenante (perlite, quarzo, ecc.).
A differenza delle piante carnivore, questa specie necessita di sostanze organiche per un miglio nutrimento.